Caro Sindaco, apprezziamo il suo gesto del 28/dicembre di venire in Consiglio Comunale per raccontarci il suo voto espresso in conferenza dei sindaci il giorno 13/dicembre/2016 relativamente alla procedura di risoluzione della convenzione con Acea ATO 5, ma ritengo che il suo gesto sia tardivo e questa è l’opinione condivisa con una grossa fetta di cittadini di Patrica.
Le ricordo che Lei, per ben due volte, sia il 13/dicembre che il 13/ottobre, ha votato alla Conferenza dei Sindaci in maniera opposta a quello che era il mandato ricevuto da questo Consiglio Comunale.
Le voglio ricordare, che il Consiglio Comunale, è il principale organo collegiale comunale e come recita l’Art. 13 comma 1 dello “Statuto del Comune di Patrica”, il Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione.
Ripercorriamo però insieme alcune fasi di questa brutta e triste vicenda per il nostro Comune di Patrica:
1) Il giorno 12.02.2016 questo Consiglio Comunale ha demandato al sindaco il compito di esprimere nella Conferenza dei sindaci, il voto per la risoluzione della convenzione del servizio idrico con Acea ATO 5
e già questo è un fatto significativo per PATRICA in quanto tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione insieme, avevano condiviso questa strategia di indirizzo politico-amministrativa appunto perché tutti conosciamo il comportamento di Acea ATO 5 e i tanti disservizi causati a tutti noi cittadini di questa Provincia. Tutti i consiglieri, lei in primis caro sindaco, erano orgogliosi di questa votazione.
2) Il giorno 13/ottobre/2016, si è svolta in Provincia l'Assemblea dei sindaci e discusso del procedimento di risoluzione e lei ha espresso parere favorevole allo stop al percorso di risoluzione del contratto con Acea “rimangiandosi” così per la prima volta la parola esprimendo un parere completamente diverso da quello votato ALL' UNANIMITÀ nel Consiglio Comunale.
(lo ricordiamo, il sindaco del Comune di Patrica il 13/ottobre/2016, votò SI e SI = stop al percorso della risoluzione con Acea ATO 5);
3) Appena due giorni prima di questa Conferenza dei sindaci, c'era stato un altro Consiglio Comunale nel quale però nulla è stato detto o riferito dal Sindaco riguardo alla sua volontà di votare contro la decisione del Consiglio Comunale di Patrica.
4) Il giorno 16/ottobre/2016, alla luce del voto del sindaco di Patrica alla conferenza dei sindaci del 13/ottobre, il sottoscritto consigliere Bufalini, ai sensi dell’Art. 18 e 19 del Regolamento Comunale, presentò una interrogazione a risposta scritta al sindaco appunto per conoscere le motivazioni di questo voto politico (Rif. Prot. 7487 del 17.10.2016).
A questa interrogazione, il sottoscritto non ha mai ottenuto risposta scritta.
Il sindaco ha preferito utilizzare Facebook come strumento ufficiale di amministrazione per rispondere, anziché rispettare quanto previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.
5) Il giorno 20/ottobre/2016, alla luce del voto del sindaco di Patrica, il sottoscritto consigliere Bufalini, visto l’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale di Patrica, protocollò una mozione al Presidente del Consiglio per richiedere l’inserimento di un punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, per la ridefinizione ufficiale della posizione del Comune di Patrica riguardo la risoluzione contrattuale con Acea ATO 5 (Rif. Prot. 7685 del 20.10.2016).
Anche per questa mia richiesta, come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale, avrei dovuto ricevere risposta scritta entro 15gg, ma nessuno si è degnato di rispondermi (né il Presidente del Consiglio e né il Sindaco) contravvenendo quindi, e non rispettando loro stessi, il regolamento del Consiglio Comunale. Al successivo Consiglio Comunale del 02/dicembre/2016, non è stato inserito nessun punto riguardante ACEA.
6) Il giorno 13/dicembre/2016, all’ultima Conferenza dei Sindaci, sempre per la risoluzione del contratto Acea ATO 5, il sindaco di Patrica insieme ad altri 16 sindaci, vota CONTRO LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO ACEA.
Questi sono i fatti e non chiacchiere che dimostrano come il sindaco di Patrica abbia cambiato idea più e più volte contravvenendo a quelle che erano state le sue stesse dichiarazioni del passato sia quando sedeva sui banchi dell’opposizione sia in campagna elettorale quando fu eletto sindaco, tradendo quindi sia il mandato affidatogli da questo Consiglio Comunale che dai suoi stessi 1.243 elettori che lo avevano votato anche sulla base di un programma sul quale c'era scritto a chiare lettere ACQUA PUBBLICA e risoluzione contrattuale con Acea.
Un sindaco coerente e trasparente nei confronti dei suoi concittadini e del proprio Consiglio Comunale, già prima della votazione dello scorso 13/ottobre sarebbe dovuto tornare in Consiglio per illustrare eventualmente nuovi elementi e nuovi scenari tecnici e/o amministrativi che nel frattempo erano emersi.
Invece ha preferito agire di propria testa, rispondendo solo e soltanto a precise logiche di partito e tradendo il mandato e il voto del suo stesso Consiglio Comunale.
Visto l’Art. 13 comma 1 dello “Statuto del Comune di Patrica”, secondo il quale il Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione, dato che Lei, caro sindaco, per ben due volte non ha rispettato una delibera di indirizzo di questo Consiglio Comunale sul caso Acea, dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni.
Un sindaco trasparente sia sul piano politico che amministrativo, rispettoso delle regole e delle Istituzioni, avrebbe riferito sin da subito le proprie considerazioni in Consiglio Comunale, prima delle votazioni; per ben due volte consecutive, ciò non è avvenuto , delegittimando il potere del Consiglio Comunale stesso.
Il Consigliere
Ing. Gianluca Bufalini
Interrogazione al Sindaco sul suo voto ACEA alla Conferenza dei Sindaci del 13.10.2016
Richiesta di inserimento punto ACEA all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale